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L'Italia di Sacchetti vince senza entusiasmare

Troppi cali di concentrazione per gli azzurri

24.11.2017 22:03

Bene ma non benissimo, la prima Italia targata Sacchetti. Perché, quando la concentrazione si è allentata, gli azzurri hanno regalato qualche barlume di speranza a chi per gran parte del match era parso quasi impresentabile. Comunque sia: l’Italia del neo ct azzurro batte la Romania al Ruffini (75-70) e comincia con il piede giusto la sua marcia verso i Mondiali di Cina 2019.

Troppo evidente il divario tra le due formazioni, per quanto Azzurra fosse priva di Belinelli e Gallinari (Nba), nonché di buona parte dei giocatori impegni in Eurolega. Come previsto, però, la Romania ha rappresentato per lunghissimi minuti un ostacolo troppo morbido: sarà certamente diverso e più complicato l’impegno di domenica pomeriggio, in Croazia. Per intanto, va in archivio la prima vittoria dell’Italia con il ‘Baffo’ torinese di adozione in panchina: Sacchetti aveva infatti esordito da allenatore proprio al Ruffini ai tempi di un’Auxilium messa male per poi, parecchi anni dopo, vincere il triplete con Sassari. Serata insomma buona per prendere confidenza e per conoscersi, pur con qualche pausa di troppo. Complice un pessimo ultimo quarto dei suoi compagni, non ha esordito in azzurro Antonio Iannuzzi, giocatore della Fiat rimasto in panchina quaranta minuti.

In un Ruffini esaurito, colorato e pieno di ragazzini, l’Italia partiva con Vitali, Aradori, Gentile, Polonara e Crosariol. Per la cronaca e per quel che vale, i primi due punti dell’era Sacchetti li siglava Alessandro Gentile, ovvero colui il quale l’intero movimento cestistico italiano si augura possa tornare finalmente ai massimi livelli. Volenterosi, i romeni: e basta, però. Entrava Della Valle, il cui papà su questo parquet ha scritto alcune delle più belle pagine del basket torinese, e piazzava subito sei punti di fila: dopo il primo quarto i punti di margine erano così già 11 (26-15), con dieci giocatori già impiegati e il match più che indirizzato. Gentile impazzava anche nel secondo periodo, i punti di margine crescevano (31-17, 35-19, 40-21) salvo poi assistere a una mini rimonta ospite (42-28 all’intervallo). Quando la Romania tornava a una decina di punti di distanza, bastava una piccola accelerata per respingerla: l’Italia entrava così nell’ultimo quarto avanti di 16 (59-43), giochicchiava ancora un po’ troppo (65-55) fino a quasi addormentarsi (73-68), chiudendo poi con il minimo vantaggio.

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ITALIA: Della Valle 16, Fontecchio 3, Aradori 16, A. Gentile 12, Biligha 4, Vitali 7, Filloy 6, Crosariol 4, Abass 5, Burns, Polonara 2, Iannuzzi ne. CT Sacchetti.

ROMANIA: Watson 14, Mandache 3, Orbeanu 8, Uta, Paliciuc 7, Moldoveanu 10, Nicolescu, Virna, Cate 16, Torok 4, Kuti 6, Darwiche 2. CT Markovski.

Foto: credit Fiba


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