Serie A

La "borsa" gialloblù dopo il match con Sassari

24.09.2016 19:30

torino-sassari149

Tutto da prendere molto con le molle, senza la pretesa dell’infallibilità. E ricordando che è ancora basket d’estate.

CHI SALE

HARVEY. I primi cinque punti della Fiat al Ruffini sono suoi. Non ha paura di prendersi responsabilità, né di limitarsi al tiro da tre. Ovviamente deve ancora ‘registrarsi’ nella conoscenza del basket italiano, però l’approccio è davvero buono: tutt’altra musica rispetto a quella suonata di questi tempi dodici mesi fa da Dawkins.

WHITE. Ha la solita mano fatata dalla media, è il miglior rimbalzista della squadra (6) e si vede lontano un miglio che ci tiene davvero.

POETA. Gioca 21’, davvero non pochi. E va pure in doppia cifra (15), il che non è proprio quello che gli viene richiesto. Come tutta la squadra, fatica nel terzo quarto. Però è tra quelli che nel periodo conclusivo non molla nulla.

WASHINGTON. Tuttofare se ne esiste uno. Collante in difesa, presente a rimbalzo. Non vede molto il canestro ma, fino a quando non subisce un colpo attaccando il canestro avversario, era stato tra i migliori.

CHI SCENDE

WILSON. Sprazzi di basket utile per queste latitudini, aprendo il campo con conclusioni dalla media e anche con una tripla. Gli piace ‘giocare’ con i compagni: non potrà che crescere.

WRIGHT. Gioca anche con Poeta, proponendo l’opzione doppio play in campo che potrà essere utile durante la stagione. Ha la mira un po’ sballata e, per una volta, non riesce a ringhiare dietro.

ALIBEGOVIC. Arriverà anche lui, perché ha una voglia pazzesca di rendersi utile. Al momento, però, rischia di strafare.

Domenico Latagliata

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