Serie A

AMARCORD - Con Trento un passo verso la salvezza

09.03.2017 16:22

(Foto Ufficio Stampa Auxilium Cus Torino) Marzo 2016, la rincorsa salvezza era ancora un puro esercizio di ottimismo. L’allora Manital però ci credeva e, battendo Trento, era riuscita a lanciare un segnale verso l’esterno e pure verso se stessa. Due punti vitali, arrivati alla fine di un match tirato in  cui Ebi fece di tutto e di più.

Così quel giorno venne raccontato da La Stampa.

La Manital è viva. E, battendo la Dolomiti Trento 71-69, dà ancora un senso alla sua stagione: complici infatti le sconfitte di Pesaro, Bologna e Capo d’Orlando, i gialloblù si portano a meno quattro dal penultimo posto quando mancano sei giornate al termine della stagione regolare. La strada per evitare l’ultima piazza rimane lunga e complicata, ma la reazione auspicata è finalmente arrivata: serata insomma ideale per lanciare segnali e fare un rabbocco di ottimismo. Su tutti, in coda a una prestazione piena di energia e adrenalina, Ebi: 24 punti e 10 rimbalzi, 34 di valutazione in 33’. Ma, al di là delle cifre, ieri davvero tutti i giocatori scesi in campo hanno portato il loro mattoncino: White è stato come sempre un prezioso punto d’appoggio in attacco, Eyenga ha regalato energia e tre schiacciate non fini a se stesse, Rosselli è stato il solito collante difensivo, Giachetti ha tenuto il campo con attenzione così come Mancinelli e capitan Fantoni, Goulding non si è risparmiato in difesa pur facendo fatica in attacco. Infine, Dyson: pressoché inesistente in attacco fino a 1’50’’ dalla fine, ha poi segnato i tiri liberi del 67-65 e, soprattutto, quelli del 71-69 finale quando sul cronometro mancavano soltanto 84 centesimi. Per una volta, insomma, Torino ha di che gioire e sperare, mettendo ora nel mirino la trasferta di Pistoia di sabato prossimo: Trento invece incassa la sesta sconfitta di fila e vede adesso a rischio la qualificazione ai playoff. «Questo è solo un piccolo passo, ma ne avevamo bisogno – così Vitucci -. Nessuno è contento di essere ultimo e non è vero che i ragazzi non ci credono. Ogni gara andrebbe comunque affrontata con questo spirito».

La Manital comincia in maniera contratta, segnando un solo canestro in cinque minuti: Trento ne approfitta e scappa a +8 (13-21) salvo poi subire il ritorno dei padroni di casa spinti da Ebi, la cui tripla (unica del match per i padroni di casa) permette a Torino di trovare il primo vantaggio della gara (20-21) e di andare al riposo lungo sotto di una sola lunghezza (36-37) nonostante l’1/5 da tre punti e l’1/4 ai liberi. Nessuna delle due formazioni riesce a scappare, anche se da metà gara in avanti è Ebi a salire in cattedra: lui ed Eyenga spingono la Manital a +6 (65-59 al 36’), ma Poeta riporta i suoi in parità quando si entra negli ultimi due minuti. I due liberi di Dyson garantiscono ossigeno a Torino, Wright pareggia, Ebi riallunga e Lockett schiaccia dopo un’amnesia difensiva gialloblù (69-69). A 5’’76 dal termine, dopo avere congelato palla per una quindicina di secondi, Dyson subisce fallo da Bergreen: seguono una rimessa pasticciata e un’altra dopo la quale Sutton commette fallo sul tentativo di tripla dello stesso Dyson. Con 84 centesimi sul cronometro, l’ex sassarese segna i primi due liberi a disposizione chiudendo così i conti.

Di seguito, il link con il tabellino della partita:

TABELLINO

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