Serie A

Una "maledetta" settimana in più

Continuano le voci sul possibile avvicendamento alla guida dell'area tecnica Auxilium, con Atripaldi quasi alla porta

19.05.2017 10:18

Una settimana in più per pensare al futuro. Una notizia che al primo impatto potrebbe sembrare positiva, almeno per chi desidera fortemente la riconferma di Marco Atripaldi nel ruolo di Responsabile dell’Area Tecnica. Le voci che si sono susseguite negli ultimi tempi hanno lasciato di stucco i tifosi e gli addetti ai lavori: se la “testa” di Vitucci sembrava ormai compromessa, secondo l’abituale costume degli appassionati di sport italiani che individuano nel tecnico il principale e unico colpevole, vedere sulla graticola anche Atripaldi non ci fa dormire sonni tranquilli. Specialmente valutando le possibili alternative. 

Il dirigente gialloblù ha portato a termine tutte le missioni presentategli ad inizio stagione: salvezza tranquilla, playoff alla portata, nonostante tempi di recupero dagli infortuni rivelatisi completamente sballati. Eppure ad oggi se dovessimo scommettere il famoso “centesimo” non punteremmo sulla riconferma.
La pallacanestro è uno sport di squadra, le società di basket sono il serbatoio per lunghi viaggi stagionali, la continuità le fondamenta su cui costruire i successi. Invece anno dopo anno Torino cambia rapsodicamente, spazzando via tutto quello che si era costruito durante i precedenti nove mesi. Probabilmente solo lo scudetto, ma non ne siamo neanche sicuri, potrebbe placare questa smania di cambiamento, questo desiderio di riazzerare tutto per ripartire. In campo, in panchina e dietro la scrivania. 

In definitiva la buona notizia della settimana in più è una pessima notizia. Perchè non dovrebbe neanche arrivare alle nostre orecchie. In un mondo non perfetto, ma quantomeno sensato, un dirigente come Atripaldi, ma anche come Nicolai, Feira, De Benedetto, non dovrebbe mai essere in discussione. Eppure siamo qui a immaginare il futuro. Perchè se seguissimo le voci, il futuro faremmo difficoltà ad immaginarlo. Felici di essere smentiti.

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