Serie C

Serie C Gold, il punto dei coach torinesi dopo l'11ª giornata di campionato

Vincono Crocetta e Cus Torino, ancora uno stop per Ciriè, Collegno e 5 Pari

19.12.2017 15:53

Ultima giornata di campionato prima delle feste natalizie e ultima sfida di Serie C Gold del 2017. Una giornata nella quale per le torinesi sono arrivate due vittorie e tre sconfitte. Chiudono in bellezza sia il Cus Torino che il Don Bosco Crocetta, che superano rispettivamente le due alessandrine della Fortitudo e de Il Canestro, mentre per Ciriè, Collegno e 5 Pari l’anno si chiude con uno stop in trasferta. I ragazzi di Cibrario non riescono ad avere la meglio sul Bra, il Domodossola supera i Draghi di Rossin mentre il Borgomanero esce vittorioso nella sfida contro il Collegno di Leccia. Ecco dunque il commento dei coach all’ultima sfida del 2017.

5 PARI

La sfida contro il Domodossola risulta particolarmente ostica alla 5 Pari e i Draghi si arrendono in trasferta per 100-65.Abbiamo retto per due quarti e mezzo contro una squadra che ha tirato con percentuali incredibili” – spiega coach Rossin. “Certamente potevamo fare qualcosa di più a livello di energia in difesa per evitare di subire 46 punti dentro la nostra area. Dopo una grande reazione nel terzo quarto, giunti fino a -12 con l'inerzia a nostro favore, a loro è bastato veramente qualche minuto per riprendersi il match. Contro una squadra del genere è necessaria una forza mentale straordinaria che noi non abbiamo avuto costantemente, arrendendoci dopo il primo e unico tentativo di rimonta. Sapevamo che questa ultima parte della stagione sarebbe stata difficile. Nonostante tutto chiudiamo l'anno con un record vinte/perse del 50% ed ampi margini di miglioramento. Ora abbiamo ben tre settimane per prepararci al meglio all'importantissimo derby casalingo contro il Cus Torino. Per questo a parte le soste obbligate dalle feste, saremo sempre in palestra ad allenarci”. 

CUS TORINO

Ed è proprio il prossimo avversario della 5 Pari, il Cus Torino a portare a casa una delle due vittorie di giornata. I cussini, infatti, riescono ad avere la meglio nella sfida casalinga contro la Fortitudo Alessandria, superata per 83-70. Una soddisfazione anche per coach Porcella: “Contro la Fortitudo Alessandria abbiamo avuto una partenza sprint con il +22 di metà secondo quarto. Alessandria però è una squadra tecnica e fisica con ottime individualità e lentamente ha recuperato e ci ha superato. Nelle battute finali, però, dal -1 abbiamo prodotto il parziale di 14 a 0 che in pochi possessi ci ha portato al +13 finale. Un'ottima vittoria ma dobbiamo essere realisti e analizzare con lucidità ciò che è andato bene e ciò che ha funzionato meno quando ci hanno recuperato. Ora c’è la sosta natalizia ma mancano ancora due giornate alla fine del girone di andata e la strada è ancora molto lunga e tortuosa: alla ripresa del 6 gennaio ci aspetta una gara importante che peraltro è anche un derby torinese in casa del 5 Pari”.

CIRIÈ

Se l’ultima di campionato ha regalato a coach Porcella la soddisfazione di una vittoria, il coach del Ciriè, Cibrario, deve invece fare i conti con a sconfitta patita contro il Bra per 61-53. “Sono molto dispiaciuto: è stata una partita intensa ma ci è mancato qualcosa in attacco. Non abbiamo trovato sempre il canestro un po’ per sfortuna, un po’ per disattenzione e sicuramente anche perché è mancata un po’ di cattiveria, soprattutto nel finale. Essere più corti numericamente ci ha penalizzato ma alla fine gli 8 punti di differenza tra noi e loro sono tutti nei liberi: nell’ultimo quarto loro sono riusciti a piazzarne 8 mentre noi nessuno. Indubbiamente loro sono una squadra forte con ottime individualità e hanno una classifica assolutamente giusta. Per quanto ci riguarda, invece, la nostra di classifica è un po’ deficitaria ma sono tutto sommato contento di quanto stiamo facendo. Ai ragazzi non posso rimproverare nulla, forse soltanto la mancanza di cattiveria nel finale ma nient'altro. Adesso abbiamo come obiettivo quello di lavorare nelle tre settimane di sosta, soprattutto per recuperare Fiore e tornare ad avere anche un discorso perimetrale e di possibilità di sfruttare i contropiedi che adesso ci manca”.

DON BOSCO CROCETTA

Centra perfettamente l’obiettivo di mantenere la testa della classifica, invece, il Don Bosco Crocetta di Arioli che, tuttavia, non nasconde la necessità di mantenere alta la concentrazione, soprattutto in vista di un girone di ritorno non semplice. Contro Il Canestro (82-73 il finale), spiega Arioli, “È stata una partita complicata: noi abbiamo avuto numerosi break ma loro sono sempre riusciti a rientrare anche grazie alla prestazione di Taverna che non siamo riusciti a limitare bene. In più abbiamo anche avuto l’infortunio di Pozzetti che dopo appena 3 minuti si è procurato una distorsione e questo ha complicato ulteriormente le cose. È stata sofferta ma sono contento che siamo riusciti a portarla a casa e mantenere la testa della classifica. C’è anche da sottolineare che abbiamo fatto esordire in Serie C il nono giocatore under, cosa che mi soddisfa molto. Adesso però dobbiamo continuare a lavorare. La classifica ci premia ma il girone di andata è quasi finito e quello di ritorno sarà particolarmente difficile. Fino a questo momento il calendario un po’ ci ha aiutato anche se ovviamente qualche merito ce lo prendiamo ma adesso dobbiamo lavorare guardando oltre l’aspetto della classifica. Mi aspetto anche di riuscire ad avere finalmente il roster al completo e poi dovremo cercare di innestare una marcia più alta”.

COLLEGNO

Infine, è ancora coach Ivano Leccia a dover fare i conti con i problemi dell’ultimo periodo che il suo Collegno non sembra ancora aver risolto. Nell’ultima sfida dell’anno, infatti, è il College Borgomanero ad imporsi per 80-71. “Un peccato. Abbiamo giocato una buona partita, riuscendo a variare e trovare  soluzioni offensive differenti in base ai quintetti schierati in campo. Nel terzo quarto siamo stati poco cinici a non concretizzare le opportunità avute per allungare, tenendoli sempre a contatto con il punteggio. Come spesso accade, però, quando in trasferta non riesci ad arrivare nei momenti clou con un buon margine, nel finale ha la meglio la squadra di casa. Abbiamo pagato i troppi rimbalzi offensivi concessi e l'esperienza di Giadini e Ferrari. Ora la sosta: bisognerà lavorare e rimanere compatti”.

 

 

 

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