Coach Arioli l'ha vista così...

Un 'inviato' speciale per Cantù-Torino

27.03.2018 11:10

PUPO :  Finisce in tragicommedia con il popolo canturino che canta a squarciagola “Su di noi” di PUPO (!!!)  una delle migliori partite di TORINO in campionato  negli ultimi tre mesi. Per due quarti il piano-partita FIAT si dimostra efficace, tiene a 32 punti il miglior attacco del campionato, controlla il ritmo, domina a rimbalzo e dentro l’area con MBAKWE che pare non aver opposizione, azzecca due mosse tattiche (WASHINGTON su SMITH e qualche spruzzata di zona 3-2) che tolgono riferimenti e ritmo ai canturini. I brianzoli sparacchiano senza tanta convinzione, non riescono a correre e vanno sotto individualmente in quasi tutti i confronti diretti. Più 11 all’intervallo, e poteva anche andare meglio per i gialloblu. Inspiegabili i primi 5 minuti del terzo quarto che, di fatto, indirizzano la partita nelle praterie che CANTU’ preferisce. 
TORINO infatti potrebbe dare il colpo del KO ma si addormenta concedendo 3 canestri su rimbalzo offensivo dopo altrettanti tiri sbagliati senza prendere il ferro, e accetta ritmi alti come non dovrebbe. In un amen la partita è riaperta, serve a poco riproporre la zona perché oramai la partita è un corri-e-tira in cui CANTU’ si esalta producendo 61 punti nei secondi 20’, e soprattutto la FIAT perde il controllo dei rimbalzi (26-16 per i padroni di casa dopo il 16-27 pro TORINO nei primi due). Gli episodi finali condannano i gialloblu, ma mordersi le mani per questa sconfitta è poco.

VANDER BLUE E IL FATTORE DIANTE : BLUE tocca (letteralmente) il primo pallone dopo 4’ di gioco. Non sappiamo se c’è dell’altro dietro la contro-prestazione di VANDER, però ancora non si capisce il valore del giocatore, che in ogni caso punti nelle mani ne ha. Segnaliamo anche che le alterne prestazioni di VUJACIC vanno probabilmente nella stessa direzione. Il problema sembra essere la coesistenza tra il modo di interpretare il ruolo di PLAY da parte di GARRET e le caratteristiche di giocatori che andrebbero “aspettati” maggiormente all’interno dell’organizzazione di squadra e innescati  in uscita dai blocchi. DIANTE è giocatore di talento e classe sopraffina, ma 23 tiri per un PLAY significa non far giocare la squadra.  E anche i 30 punti di un immenso DERON ottenuti con energia, iniziative individuali e di talento ma sempre al di fuori del sistema fanno pensare. Forse, viste le caratteristiche di GARRET, la FIAT potrebbe cercare qualche soluzione maggiormente organizzata in regime di transizione offensiva, oppure calare nella parte di “regista dedicato” PEPPE POETA che è giocatore intelligente che può prendersi questa responsabilità tecnica (con GARRETT usato maggiormente come “finalizzatore” che non come “costruttore”). Il rebus non è di facile soluzione, ma i playoff passano attraverso la sua soluzione.

COLO: La tripla che potrebbe decidere il match alza leggermente il valore della sua prestazione, per il resto sembra l’uomo sbagliato al posto giusto, nel senso che i suoi tiri un po' scriteriati potrebbero avere significato se lui fosse effettivamente un grande tiratore, cosa che forse è o forse no. Dopo due nefandezze assolute, polemizza vivacemente sul sacrosanto cambio di Coach GALBIATI mostrando nervosismo fuori luogo. Può e deve fare meglio per il bene di TORINO, perché l’assenza di OKEKE lo rende poco sostituibile.

PLAYOFF E GELATO AL CIOCCOLATO: La FIAT di CANTU’ può fare 4 su 4 in casa. Inutile rimpiangere gli assenti e figure che oramai fanno parte del passato. La società si stringa intorno al suo Coach che ha bisogno della massima fiducia e i giocatori affrontino come una vera squadra le prossime partite. Tutto è ancora nelle mani della FIAT,  tutti i tifosi aspettano solo di gustare e cantare a squarciagola un bel...”gelato al cioccolato”!!
 

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