Serie A

AMARCORD - Trento, una ferita ancora aperta

12.11.2016 19:18

Di quella squadra non c’è più nessuno. E di quella società, solo il presidente Forni. La Torino del basket però c’era allora e c’è anche oggi. Era il 28 maggio 2014, gara5 della semifinale di Adecco Gold, ultima porta da spalancare prima di riabbracciare la massima serie visto che le promozioni sarebbero diventate due di lì a poco. Finì male, per la Manital. Che si illuse, illudendo le centinaia di tifosi che l’avevano seguita fino a Trento. Una partita pazza, folle, illogica, adrenalinica. Da rivivere, volendo.    

TRENTO-TORINO

(Articolo tratto da La Stampa a firma Domenico Latagliata) Fine del sogno. Almeno per adesso. La Pms Manital torna sconfitta da Trento (69-67) e dice addio alla possibilità di giocarsi contro Capo d’Orlando la finale della LegaDue Adecco Gold: il rammarico è ancora maggiore se si tiene conto che con ogni probabilità entrambe le finaliste del campionato saranno promosse in serie A. «Penseremo subito alla prossima stagione, puntando dritti alla serie A>», è il parere di Antonio Forni e Paolo Terzolo, presidente e socio di riferimento della società. Intanto, però, resta il rammarico per avere buttato via una partita condotta per complessivi 35’54’’ e fino a novanta secondi dal termine: un quarto parziale da incubo (23-9 per i padroni di casa), un Pascolo inarrestabile (10/15 al tiro, 7 rimbalzi) e un paio di decisioni arbitrali che hanno fatto imbestialire Mancinelli hanno però girato il match. Inizio in ritardo Si inizia con un ritardo di venti minuti per il mancato funzionamento del tabellone luminoso: punteggio e tempo vengono tenuti manualmente, manco si giocasse un playoff di Promozione. L’atmosfera però è da serie A: palazzetto esaurito, duecento tifosi arrivati da Torino e clima correttissimo. La Manital comincia bene: Mancinelli è il perno dell’attacco gialloblù, Pillastrini ricorre subito alla panchina per avere sempre forze fresche in campo e una tripla più due tiri liberi di Gergati regalano alla Pms il +10 (11-21). Trento però ricuce a meno 6 alla fine del primo quarto, con Wojciechowski che non si intende con Mancinelli meritandosi anche i rimbrotti del compagno di squadra. Buscaglia chiama la zona e Torino si impappina un po’, salvo poi trovare una tripla di Steele e due liberi di Mancinelli per provare un nuovo allungo (23-30): di scappare per davvero però non se ne parla e a metà gara il margine è di soli quattro punti (32-36), senza che peraltro Bowers possa tentare l’ultimo tiro a causa della mancata consapevolezza del tempo disponibile. La svolta I tre falli di Spanghero – killer della Pms in gara4 – costringono Trento a schierare Elder a inizio ripresa, quando magicamente comincia a funzionare anche il tabellone: Amoroso trova due rimbalzi d’attacco e la tripla del +11 (32-43), Mancinelli stoppa Forray ma Baldi Rossi azzecca la tripla da otto metri cui risponde immediatamente Steele. La Pms pare in controllo (36-46 al 25’), Trento si rifugia nella zona ma Bowers la buca subito per il +12: arriva anche il quarto fallo di Forray, ma è il redivivo Spanghero ad accendere i padroni di casa (44-50). Capitan Evangelisti però non trema: triplone dall’angolo, cui seguono cinque di Sandri che lanciano la Pms al massimo vantaggio (44-58) appena prima che Pascolo trovi una ciliegia sulla sirena. Il massimo allungo Torino entra nell’ultimo quarto con la fiducia di un parziale di 22-14: Evangelisti allunga fino al +15 (46-61 al 31’), Pascolo replica e adesso Trento produce il massimo sforzo riportandosi a meno sei (55-61) con 5’30’’ da giocare. I numeri di Pascolo sono infiniti ed è lui il giocatore che trascina i bianconeri: Baldi Rossi – ex di turno – fa esplodere il palaTrento con il 62-64, Mancinelli viene stoppato in contropiede, Forray trova il 65-64 (-90’’) e si arriva con il cuore in gola alla volata finale. Il crollo Torino non segna per quattro infiniti minuti, Mancinelli lamenta un paio di contatti non fischiati e Triche in entrata piazza il +3 che chiude i conti. Aquila Trento: Triche 13, Pascolo 22, Baldi Rossi 16, Forray 7, Elder 2, Fiorito, Molinaro, Santarossa 2, Lechthaler 2, Spanghero 7. All. Buscaglia. Manital: Mancinelli 12, Evangelisti 6, Amoroso 12, Steele 11, Bowers 14, Baldasso, Sandri 5, Wojciechowski 2, Zanotti, Gergati 5. All. Pillastrini.    

Domenico Latagliata

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