Serie A

Aradori e una partita attesa dalla scorsa estate

12.04.2018 11:00

Agosto 2017. Estate torrida, mercato ancora in divenire, ultimi ritocchi alla squadra da affidare a un coach fermo da un anno e mezzo (ma affamato di basket e rivincite) e che vuole fare il grande balzo nel basket tricolore. «Fino a quando non abbiamo avuto la certezza di tesserare Aradori, non abbiamo potuto concludere con nessuno. Da oggi in avanti modelleremo la squadra intorno alle sue caratteristiche, senza per questo legarci troppo alla sua figura: di sicuro, però, avrà un ruolo centrale nella creatura che sta nascendo». Le classiche "ultime parole famose" in quanto non si fecero i conti con l'oste Sbezzi, che chissà se con lucida astuzia e particolare lungimiranza o solo per accettare un'offerta migliore dirottò all'ultimo momento il suo assistito tra le braccia di Zanetti e Ramagli alla Virtus Bologna. Il mancato arrivo della guardia bresciana segnò la prima crepa tra Banchi e la dirigenza, ma si riuscì a rimediare. Tutto l'ambiente allora segnò la data del weekend 14/15 aprile 2018 sul calendario, sicuri di accogliere quello che per molti era diventato "Aradollaro" da una posizione se non di forza, perlomeno di equilibrio e far sentire il peso del "Ruffini" al supposto traditore. Da quel giorno di acqua sotto i ponti ne è passata fin troppa e pure i ponti rischiano di essere portati via da un'onda di piena dopo che qualcuno per gioco a gennaio ha iniziato a baloccarsi con le paratie della diga. Al punto che Torino è alla quinta sconfitta consecutiva con un record di 2-8 da inizio girone di ritorno e Bologna deve risollevarsi dalla sconfitta interna con Cantù, nella quale Aradori ha chiuso con 15 punti in 24 minuti di utilizzo. In piena media campionato dunque, dato che da inizio stagione l'ex Reggio gira su poco più di 15 punti ad infilata di canotta e 31 minuti di utilizzo totale. Buona la precisione da 2 (53%), insidiosa quella da 3 (33%), sotto comunque a quella di Vujacic per fare un raffronto (37%). Aradori peraltro in stagione ha già calcato il legno del Ruffini, quando a Novembre contribuì a spingere l'Italia di Meo Sacchetti al 75-70 sulla Romania nelle qualificazioni mondiali, con 16 punti in 31'. La certa assenza di Alessandro Gentile porterà ad una diversa distribuzione dei minuti all'ìnterno delle rotazioni di Ramagli e a un utilizzo ancor più spinto delle qualità del numero 21 in canotta bianconera.

'));