Serie A

DIRETTA - La presentazione di Luca Banchi

30.05.2017 18:10

Le prime parole di Luca Banchi, nuovo coach della Fiat Auxilium Torino. Presentazione in corso al Mirafiori Motor Village.

 

Dopo gli interventi di Giovanni Maria Ferraris, Assessore allo Sport della Regione Piemonte, e di Roberto Finardi, Assessore allo Sport del Comune di Torino, la parola passa al Presidente Antonio Forni.

FORNI: "Sono settimane che si parla di salto di qualità e se stasera siamo qui è perchè speriamo di migliorare sempre di più. Questa volontà ci ha portato a scegliere Luca Banchi, coach che non ha bisogno di presentazione. Crediamo e vogliamo andare avanti, raggiungere obiettivi più ambiziosi. E Banchi rappresenta una garanzia, come il nostro pubblico, gli sponsor e il nostro title sponsor, che dopo averci adottato stasera ci ospita". 

BANCHI: "Buonasera a tutti, è con grande piacere che ho accettato l'idea di sposare questo progetto, con quel briciolo di incoscienza forse di follia che serve alla base di qualsiasi scelta. Mi metto in gioco, l'unicità e la particolarità è che arrivo da due anni nei quali non ho allenato ma mi metto in gioco. Sento un senso di sfida, progetto che ha già dimostrato di essere vincente e vediamo come ogni giorno il campionato si rivela il più complesso ed elaborato del panorama europero. Mi piace l'idea che a me sia affidato questo nuovo corso con la possibilità di fare un altro salto di qualità. Come ogni cambiamento sono impaziente di provare le mia capacità, di soddisfare ogni desiderio e di chi come la proprietà ha voluto fortemente il mio arrivo a Torino". 

 

LE DOMANDE DEI GIORNALISTI

BANCHI: LA BASE DI PARTENZA - "Ho visto giocare Torino, ma mai dal vivo. Sono stato ospite in inverno per l'allenamento, per la curiosità che destava in me questo organico, costituito da zoccolo di giocatori italiani solido, coeso, ma giocatori stranieri dallo spiccato talento. Sono stato mosso dalla curiosità di sapere se qualcuno di questi ha la volontà di salire ad un livello più alto. A Frank va il merito di aver sfruttato al massimo l'organico e di aver prodotto gioco spettacolare. In casa Torino è una delle squadre più difficili da affrontare. Ci saranno cambiamenti in organico e chi come France sco e Marco lavoreranno al mio fianco, è costruire organico solido e vincente. Sappiamo quali obiettivi inseguiremo e culliamo anche dsi avere il piccolo sogno di avere la chiamata dall'Eurolega che ci possa aprire le porte di una competizione europea". 

BANCHI: FORMULA ROSTER - "Sì, c'è la volontà di consolidare il nucleo di giocatori italiani già sotto contratto e di potenziare ulteriormente il nucleo. Guarderemo ai giocatori italiani, cercheremo di capire coje. Per gli americani è prematuro parlarne, la mia volontà è carpire il maggior numero di info possibili sui fgiocatori che erano qui lo scorso anno. Non mi voglio fermare alle informazioni alla portata di tutti, voglio capire l'approccio, i margini di miglioramento. Non è facile proporre giocatori stranieri nello stesso contesto per tanti motivi: si parla di giocatori che a torino hanno avuto grande esposizione, con piazze e ingaggi superiori. Quindi è prematuro parlarne. Ma possiamo pensare di avere qualche volto noto che ha già vestito il gialloblù lo scorso anno". 

BANCHI: LA SERIE A ITALIANA - "Nella mia introduzione ho definito unico questo momento di due anni senza panchina. Sono un animale da palestra e spero che non si verifichi più. La mia idea onestamente è maturata dopo gli ultimi 10 anni di esperienza tra Siena e Milano era di valutare anche offerte dall'estero per mettermi alla prova in un altro contesto. Poi è arrivata la proposta di Torino, che ha connotati di fascino che solo un ambiente come questo può avere. E devo ringraziare il mio agente, straniero, che ha partnership forte in Italia. Ho il sogno di poter contribuire di portare questa realtà ad un altro livello. Ho continuato a seguire la serie A senza andare nei palasport: il campionato italiano è uno dei migliori sotto il punto di vista della formazione, per i giocatori italiani e stranieri. non è un caso che nel Fenerbahce Campione d'Europa ci sia Gigi Datome o giocatori che si sono affermati nel nostro campionato. Continua a essere un campionato di sviluppo e formazione. Dopo averli formati diventa difficile poterli trattenere, vista la mancanza di risorse: ma in questo momento è giusto parlare anche dei tecnici che si stanno facendo valere in Europa e hanno avuto nel campionato italiano la loro rampa di lancio. Ci sono schermaglie tra Leghe e Federazione, con l'allargamento del conflitto a Fiba ed Eurolega nella scorsa estate. Sarebbe bello avere comuniione di intenti, stiamo mancando alla base, qualche guerra in meno e qualche risorsa in più da destinare alla formazione delle nuove leve". 

BANCHI: OKEKE - "Okeke rientra nei canoni per età, talento, prospettivia. Chi mi ha preceduto ha iniziato a collocare in lui i connotati indispensabili per crescere. Il club darà a David le opportunità per elevare e far fruttare le potenzialità. David avrà la responsabilità di tenere fede alle attese. A me è stato sufficiente capire la disponibilità del club, la disponibilità dei compagni e non è scontato. Questa squadra può mantenre le proprie ambizioni anche attraverso la valorizzazione di giovani di cui si riconoscono le potenzialità.

BANCHI: HACKETT - Mi sento in dovere non dico di avvisarvi, ma di capire che abbinare certi nomi ad una realtà come Torino non costa nulla, è semplice, ma può avere un effetto negativo. Sono nomi importanti, molto impegnativi, richiamo tutti a equilibrio adeguato. Certi nomi lasciamoli a chi cerca di destabililzzare". 

BANCHI: IL PIEMONTE E TORINO - "Mi spiace che lungo il cammino i due colleghi che mi hanno preceduto, Bechi e Vitucci, non abbiano avuto l'opportunità di completare il percorso. Poi è chiaro che si parte da questo e si arriva alle grandi prospettive di Torino: c'è tradizione cestistica, passione che non si è esaurita. Torino e il Piemonte sono una realtà importante del panorama cestistico italiano. Una passione che covava sotto le ceneri". 

BANCHI: CONTRATTO TRIENNALE - "Il mio è un contratto triennale, non so se fosse con inchiostro simpatico o meno. non vorrei essere ingannato (sorride). L'idea è avere individuato degli obviettivi immediati, intermedi e a lunga scadenza. Per questo serve un rapporto di questo tipo". 

BANCHI: MERCATO E GESTIONE DELLE TRATTATIVE - "Le dinamiche che dovranno crearsi saranno le stesse di qualunque club che aspiri ad avere una struttura adeguata. Giusto che non giochi nessun giocatore poco desiderato all'allenatore o alla dirigenza: dovremo trovare insieme a Francesco e Marco un metodo di funzionamento. Siamo alla fase iniziale, stiamo facendo valutazioni: sono risorsa importantissima, portano in dote conoscenza di quello che già c'è. Fondamentale per riuscire ad individuare come intervenire. Quello che conta è aver chiare le competenze". 

FRANCESCO FORNI: "L'atteggiamento sarà di massima collaborazione, saranno scelte condivise. Questo niente, tutti e tre dovranno essere d'accordo non solo sul nome ma sulla caratteristica del giocatore". 

ANTONIO FORNI: STAFF MEDICO - "Ci saranno delle novità nello staff medico. Potevamo fare qualcosa di diverso, qualcosa di più: cambiare la gestione degli infortuni". Non si deve accettare il maniera ineluttabile, ma lottare contro la sfortuna".

BANCHI: STAFF TECNICO - "Non sono ancora riuscito a creare contatti con collaboratori: per club sono una risorsa. Mi prenderò del tempo per avere colloqui, per ora l'ho fatto solo con i giocatori. Dovrà capire quanto le loro caratteristiche e motivazioni si possano sposare con le nostre necessità. In quresto momento della stagione ho biosogno di lavorare in sintonia e delegare il più possibile. Devo capire i giocatori da trattare e come organizzare il precampionato. I prossimi giorni saranno decisivi". 

FRANCESCO FORNI: ORGOGLIO O EMOZIONE? - "Tutti e due, anche emozionato. Sicuramente darò il massimo e spero che i risultati ci diano ragione". 

BANCHI: NUMERO DIVERSO DI GIOCATORI VISTA L'EUROCUP? QUANTI SONO L'IDEALE? - "Non conosco la tempistica esatta per capire se Torino potrà giocare una competizione europea. Creare un primo e secondo quintetto equilibrato significa avere intensità durante la settimana. Se devo parlare di un numero adeguato, 12 è il numero giusto, al di là del numero di competizioni". 

BANCHI: LO SCUDETTO - "Molto attuale il metodo di Trento, fresca in A1 come Torino, raggiunta l'anno precedente. Si è consolidata e quando è stata chiamata alla competizione europea l'ha fatto con dignità arrivando a un passo dalla finale. Un'impresa che sarebbe stata titatica. Quello è un modello di riferimento nell'immediato, hanno avuto equilibrio anche nei momenti di difficoltà ma sono stati bravi a non perdere la calma e l'equilibrio". 

NICOLAI: RUFFINI - "Questa è una città con un parco impiantistico di primissimo livello in Europa. Abbiamo la fortuna di giocare in un palazzetto adeguato, Fiat ci sta aiutando a rendere sempre più appetibile la casa per i nostri tifosi che sono tanti, sempre di più". 

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