Amarcord

AMARCORD - La Berloni schianta la Reyer di Nikolic

16.03.2017 16:47

Il professor Nikolic in panchina al Ruffini guidando la Reyer Venezia, do you remember? Impossibile per i più giovani, altri alzeranno la mano. Match giocato il 2 gennaio 1983, la Berloni di Gianni Asti clamorosamente superiore e il racconto dalla penna di Gianni Menichelli su Stampa Sera: senza che nessuno, all’epoca, si lamentasse per qualche giudizio al curaro. Il bollettino di guerra (Caglieris espulso, tecnici a Palumbo e Grattoni) potrebbe dare l'idea di una mischia epica e invece Berloni-Carrera è stata poco più di una tranquilla commediola di Capodanno, nella quale tutti i protagonisti hanno recitato la loro parte senza sbavare di molto rispetto a un copione abbastanza scontato. Carrera inizialmente ordinata e puntigliosa, col cannoniere Jackson a fare ammattire Ford prima e Sacchetti poi. Berloni brillante a tratti e comunque tutta in souplesse, per nulla preoccupata dall'assenza di Pinone Brumatti, costola fratturata in torneo amichevole in Olanda. Veneziani avanti anche di sei punti (34-40 al 16’, ancora in testa all'Intervallo (45-48), poi risucchiati, agguantati, staccati inesorabilmente nella ripresa, fino al 93-78 finale, quindici punti che ci stanno tutti. In sostanza un confronto fra uno squadrone (sia pure incompleto e a tratti svagato) e quella squadretta ben impostata, ma di limitati mezzi che è la Carrera di Nikolic. Al professore di Bosnia mancano, per fare le cose sul serio, almeno due giocatori: un playmaker e un... Costa, il ruolo che doveva essere di quest'ultimo è coperto da Luca Silvestrin. detto 'Marine’, un bravo giovane che in effetti somiglierebbe tanto ad un americanone burro e proteine se sapesse anche giocare a basket. In regia invece Nikolic può permettersi il lusso di alternare Palumbo e Gracis, la famosa scoperta «azzurra» di Sandro Gamba. Il prof. però preferisce far portare palla a Palumbo, perché ‘ha più testa’: ed è tutto dire. Siccome nel settore arretrato la Carrera ha anche Grattoni, bel combattente ma non proprio un'aquila, ecco che si spiega come ieri i veneziani non siano riusciti neppure a trar profitto dalla costola fratturata di Brumatti e dall'equivoco che ha messo fuori partita Caglieris a metà ripresa, sul 70-66. quando l'arbitro Fllippone ha visto male e sopravvalutato una innocua scaramuccia tra il Charly e Jackson (e comunque era stato l'americano a cominciare). Da quel momento (29'30") la Berloni si è trovata completamente orfana del proprio reparto piccoli titolare e Gianni Asti ha dovuto tenere in campo a lungo i due bimbi Lardo (eccellente, come sempre) e Manzin (affannato, frenetico, perennemente fuori equilibrio: calma, ragazzo). Eppure proprio in quella fase la Carrera è definitivamente crollata. La verità è che i veneziani sono vagamente competitivi finché tengono palla, giocano con avaro giudizio, non sprecano nulla, cercano come si deve Jackson, affidandosi soprattutto a lui per le conclusioni. L'ex straniero del Cotonificio Badalona - un'ala piccola di grande agilità, corretti movimenti e mano caldissima - si giova più o meno di tutti i blocchi e controblocchi che nelle squadre di Nikolic fin dai tempi dell'Ignis di Raga rendono vita facile ai tiratori. Jackson è bravo anche senza palla e fa tutto il suo dovere. Finché Palumbo e compagni giocano con ordine, poggiando su di lui. rifiutando la ‘bagarre’, la Carrera funziona, il gregario nero Leon Douglas acchiappa qualche rimbalzo e persino Silvestrin si rende utile occupando spazio. La difesa poi è decorosa, anche se la zona tentata dà Nikolic in assenza di Brumatti ha pagato meno del prevedibile per la precisione da fuori di Sacchetti e Ford. Purtroppo per la Carrera la lezione del grande Aza non è stata ancora ben digerita da allievi quasi tutti piuttosto scarsini in fatto di classe: e siccome anche in panchina c'è veramente pochino, la squadra sbanda spesso e volentieri e finisce fuori strada. La Berloni in sostanza non ha dovuto fare tanta fatica per indurre gli avversari al deragliamento. E' bastato al torinesi stringere un po' le maglie difensive, ad un certo punto, e continuare a produrre il loro piacevole basket d'attacco, con Ford e Sacchetti molto in palla. ‘Lardolino’, quando ha dovuto rilevare un buon Caglieris, s'è presentato subito con un canestro, una specie di iniezione di grinta e fiducia alla squadra tutta. Pagelle e cifre: Per la Berloni (34/71 nel tiro). Caglieris 6.5 (3/4). Lardo 6.5 (3/7). Manzin 5 (0/5). Vecchiato 7 (3/7 e 16 rimbalzi). Ford 7 (10/19). Sacchetti 7 (11 19). Wansley 6 (5 su 10 e 9 rimbalzi): per la Carrera (32/68). Gracis S (2-5). Palumbo 6 (5 12). Silvestrin 5.5 (3/5). Douglas 6.5 (2-6 e 9 rimbalzi). Jackson 8.5 (15 su 26). Grattoni 5.5 (4/11). Ceron ng (1/3). Arbitri: Rosi e Fllippone (Roma) 6.

'));