Torino, vittoria al cardiopalma: l'Urania cade 70-67 al fotofinish
Torino trova il riscatto dopo il brutto scivolone contro Avellino: al Pala Gianni Asti, si chiude 70-67 il match dai due volti contro l'Urania Milano. Dopo due quarti in fotocopia all'ultima prestazione e preludio di un altro potenziale risultato nefasto, i gialloblù rientrano in partita nel secondo tempo trascinati da Allen, vanificando lo strapotere a canestro di Gentile e compiendo l'impresa.
Primo quarto in salita per la Reale, che fatica a entrare in partita. Milano scappa via (10-23 al 10') trascinata dall'asse Gentile e dai suoi 13 punti e dall'ex di serata Kevion Taylor.
Il canestro sembra scottare anche nella seconda frazione di gioco per Torino che, dopo un timido tentativo iniziale, rimane inerme di fronte agli avversari per diversi minuti (16-38 al 17'). Una tripla di Tortù interrompe l'egemonia lombarda senza dare la scossa necessaria allo sperato ribaltone. Si va all'intervallo sul 29-44, con la Reale in chiara difficoltà realizzativa.
Alla ripresa, Torino dà subito qualche segno di riscatto con gli americani e i loro 9 punti (40-53 al 27'). L'Urania non resta a guardare e mantiene le redini della partita con Gentile e Lupusor difficili da fermare a canestro. I lombardi concedono però qualcosa di troppo e Torino ne approfitta accorciando le distanze. A rendere il rientro in partita possibile è Massone con la tripla del -10 allo scadere del terzo quarto (50-60 al 30').
Con soli 10 minuti che separano le due squadre dalla sirena finale, Torino dà il la alla rimonta: Severini si fa trovare con le mani calde nel momento del bisogno (53-62 al 33'), seguito da Massone e Allen. L'ostilità dei gialloblù verso il canestro scompare, così come le imprecisioni che caratterizzano invece gran parte dell'ultimo quarto dell'Urania. Arriva il tanto atteso quanto inaspettato ribaltone in un finale al cardiopalma per la Reale: le giocate del suo numero 10, contornate dai canestri di Teague, tingono la vittoria di gialloblù (70-67 al 40').
TORINO
SCHINA 5,5: ci prova, si impegna in difesa, si arrabbia e si percepisce la sua frustrazione quando quasi tutto non va come dovrebbe per lui.
BRUTTINI 6: si impegna in difesa ma meno utile di altre volte; al suo appoggio sbagliato in solitaria tutto il pubblico è collassato.
ALLEN 9,5: ci stiamo attrezzando per la sua statua che prenderà il posto del caval ‘d brons in Piazza San Carlo. 27 punti, 13 rimbalzi, 46 di valutazione e soprattutto giocate fondamentali nel finale.
STAZZONELLI s.v
MASSONE 6,5: un paio di canestri pesantissimi (11 punti) e cerca di fare in regia ciò che al capitano al momento non riesce.
CUSIN 5,5: fa il suo, non si può pretendere troppo.
SEVERINI 6,5: impalpabile nei primi due quarti, nonostante l’impegno in difesa, sul finale segna due triple che svoltano la gara.
TEAGUE 7: gara dai due volti, con una prima metà di gioco da dimenticare ed una ripresa dove finalmente fa vedere sprazzi di personalità; glaciale in lunetta sul finale, consegna la vittoria ai gialloblu.
ZUCCA s.v
TORTÙ 5: parte in quintetto ma il suo contributo si limita ad una tripla.
COACH MORETTI 8,5: riesce a ribaltare una gara che sembrava già scritta, dimostrando che bisogna lavorare tanto sulla tenuta mentale di questa squadra. Se la brutta prestazione ad Avellino era sembrata un diploma in fallimento, la vittoria di cuore oggi è una laurea per reagire.
MILANO
TAYLOR 6: la difesa di Torino riesce a limitarlo e non era semplice. Non è in serata di grazia, dopo un inizio di campionato scoppiettante, oggi l’ex di giornata non fa particolarmente paura con soli 7 punti segnati.
GENTILE 9,5: questa sera il veterano tiene una masterclass di leadership e domina con 34 punti e ben 51 di valutazione.
SABATINI 5: pessime percentuali al tiro per lui.
LUPUSOR 5,5: gioca una gara discreta ma non gli entrano più tiri nel finale.
GAMBLE 4,5: quando non è poco utile, è dannoso. Errori sanguinosi negli ultimi secondi.
COACH CARDANI 5: Milano sembrava potesse schiacciare Torino nei primi due quarti ma non regge il cambio di atteggiamento dei padroni di casa; nell’ultimo quarto i suoi sbagliano tutto quello che potevano sbagliare.
Cronaca a cura di
Veronica Guariso
Pagelle a cura di
Arianna Spennacchio


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