
Joseph David, presidente di Pistoia: "Facciamo in modo che la morte di Marianella non sia stata vana"
Ecco le parole scritte da Joseph David, il presidente di Pistoia, a seguito dei tragici fatti accaduti:
“Domenica sera, dopo la vittoria sul campo di Rieti, il bus dei nostri tifosi è stato oggetto di un atto di violenza sconsiderata che ha provocato la tragica morte di Raffaele Marianella, uno dei due conducenti dello stesso. Il Pistoia Basket 2000 porge le sue più sentite condoglianze a tutti i suoi cari: le parole non possono esprimere quanta tristezza e dolore proviamo in questo momento. La sua perdita è incalcolabile e l’intero Club è unito nel lutto.
I tifosi pistoiesi sono tra i più appassionati e fedeli ai propri colori nel panorama cestistico. Questa passione è qualcosa che amiamo profondamente; tuttavia questo amore deve essere sempre guidato dai principi del rispetto, civiltà e umanità. Tifare con grande entusiasmo per la propria squadra è naturale, ma al fischio finale tutti noi abbiamo l’obbligo di riconoscere, sportivamente, il risultato del campo, mostrando ai tifosi avversari il rispetto che esigiamo per noi stessi. I nostri fans hanno sempre fatto propri questi valori e non ho dubbi che continueranno a farlo.
Il Pistoia Basket ringrazia sentitamente il Club RSR Sebastiani Rieti, in primis nella figura del suo proprietario Roberto Pietropaoli, per la solidarietà ed assistenza riservata ai nostri tifosi sin dai primi tragici momenti.
Come Club pensiamo 24 ore al giorno al basket ma non dobbiamo dimenticare che la vita, il rispetto e l’umanità sono valori più importanti di ogni vittoria o sconfitta. Per quanto la nostra società avesse chiesto un posticipo del prossimo match contro JuVi Cremona questo sfortunatamente non è stato possibile. Alla luce di ciò il Club ha deciso che la partita di domenica verrà dedicata alla memoria del signor Raffaele Marianella.
Facciamo in modo che la sua morte non sia stata vana. Che questa tragedia serva da monito: la violenza non può trovare spazio nello sport. I giocatori devono giocare, gli allenatori allenare, gli arbitri arbitrare e i tifosi tifare sempre con rispetto e sentimenti positivi nei loro cuori. Lo sport ha la forza di unire persone e comunità. Una simile tragedia deve rinnovare il nostro impegno verso questi ideali. Il mio augurio è che la memoria di Raffaele Marianella possa ispirare una cultura basata sul rispetto, non solo all’interno dei campi sportivi ma anche, e soprattutto, al di fuori degli stessi”.
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