Serie A

La Fiat non risorge a Pasqua

03.04.2018 12:30

La partita contro Pistoia doveva rappresentare una svolta, una reazione, una risurrezione, ma malgrado si giocasse la vigilia di Pasqua il miracolo non è avvenuto.

Qualcuno il giorno dopo, seduto a tavola ad aprire le uova, guardando la sorpresa in plastica ancora da montare avrà esclamato: "Avete rotto il giocattolo!" Era la frase del momento dopo l'addio di Banchi e sembra essere tornata di moda.

La Fiat non sa più vincere e l'unica speranza rimasta ai tifosi pare essere riposta nelle suddette uova pasquali: Vander Blue ci avrà trovato dentro la capacità di segnare? Mistero. Come un mistero rimane anche lo spaesamento molesto di Boungou Colo.

Guardando poi Pelle saltare su qualunque movimento o finta avversaria  ci domandiamo per quale motivo Jones resti seduto in tribuna.

Da una parte giocatori sottotono, dall'altra qualcuno che si fa sentire fin troppo e che probabilmente sarà riuscito a litigare anche con un coniglietto di cioccolata, indovinate chi?

Le possibilità di raggiungere i playoff sono più flebili che mai e richiedono uno sforzo pari ad uno Slam Dunk Contest dopo la grigliata di Pasquetta.

Richiede notevole fantasia anche inventare ogni settimana insulti nuovi verso giocatori che potrebbero rendere dieci volte di più se solo ci credessero veramente: non posso pensare che abbiano davvero acquistato un bidone scambiandolo per un vaso Ming.

Siccome a sottolineare le cose negative sono bravissimi tutti, mi concentro su ciò che di buono portiamo a casa dopo quest'ennesima giornata di campionato deludente.

Peppe Poeta ultimamente non si limita a rallentare il gioco e intestardirsi in iniziative individuali ma, anzi, quando entra in campo riesce a trasmettere una grinta e una passione notevole, che sarebbero comunque poca cosa se non coadiuvate dal talento e soprattutto dall'esperienza.

L'altro elemento positivo è il mea culpa dello stesso Poeta in conferenza stampa e di Trevor Mbakwe sui social: di per sè è inutile, è vero, ma dimostra cuore e attaccamento alla maglia, stesse caratteristiche che dovrebbero avere anche tutti i tifosi, non lasciando sola la squadra in un momento di difficoltà.

È sempre facile festeggiare una vittoria, sollevare un trofeo, ma bisogna essere in grado di portare sulle spalle anche il peso delle sconfitte. Abbandonare la nave e criticarla dal porto mentre affonda non è un' opzione onorevole, credo si possano raggiungere gli obiettivi solo remando tutti e nella stessa direzione.

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