Nazionale

Gentile: "Il mio futuro? Penso al presente azzurro".

01.07.2016 19:49
DSC_1191 - Alessandro, questa mattina sono stati comunicati i 12 che affronteranno il Pre Olimpico: non resta che concentrarsi sul prossimo, fondamentale appuntamento… “Credo che prima sia doveroso spendere una parola per chi è rimasto fuori dai 12: siamo un gruppo unito, una famiglia, ma le regole del gioco prevedono che si possa andare in 12 in panchina e purtroppo delle decisioni devono essere prese. Siamo un bel gruppo, stiamo bene insieme anche fuori dal campo, ci teniamo in contatto: credo sia arrivato il momento di raccogliere i frutti di quanto seminato: quando il gioco si farà duro, dovremo restare uniti”.   - Quale Italia vedremo nel prossimo mese? “Siamo una squadra che cerca di passarsi molto la palla in attacco, cerchiamo di non fermare il pallone ed essere aggressivi in difesa senza concedere punti facili in contropiede o da rimbalzi in attacco. Su questi punti deboli evidenziati in queste amichevoli ci siamo lavorando”.   - Si sente la pressione? “No, ci sarà un ambiente bellissimo, dovremo essere bravi noi a trarre energia positiva. La pressione fa parte di questo lavoro, di questo sport: siamo giocatori che giocano ad alti livelli, non ci spaventa la pressione”.   - Mai una Nazionale è stata così poco rappresentata dal proprio campionato. Un problema o un’opportunità la “fuga dei cestisti”? “Un vantaggio, ci si misura con campionati diversi, stili di gioco diversi, sfide competitive. Fare esperienza a livello internazionale serve per farsi trovare pronti in queste competizioni”.   - Tu sei pronto per la tua fuga all’estero? “Non so nulla sul mio futuro, adesso c’è solo la Nazionale e poi vedremo quello che sarà”.
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