Canestro e Fallo

Tutto Vero

05.01.2018 17:16

Sveglia. Specchio. Piccola depressione post-feste. Cervello che fa mente locale sui programmi della giornata e si ferma alla riga “ore 19 Auxilium-Bayern”. A quel punto, in genere, spunta automatico il sorriso anche se sono le sei e mezza di mattina. Stavolta un pochino meno. Non c’entra nulla la mazzata di Trento, è più il timore di essere rullati da una corazzata, il fatto che potrebbe non esserci GARA. Però il miniabbonamento è lì, il piano per parcheggiare la macchina nel modo più tattico possibile in modo da ottimizzare i tempi per arrivare in orario al “Ruffini” anche e quindi resta solo da aspettare.

Scende la sera, si arriva a Palazzo. Madonna che grossi loro. Madonna c’è Macvan. Madonna manca Mbakwe (lo sapevo già, ma Madonna lo stesso). Speriamo di non farci staccare subito. Palla a due, noi ci siamo e loro meno. Garrett è paradisiaco, Vujacic ha la cattiveria giusta, ma, soprattutto, difendiamo. Difendiamo come pazzi. Gli attacchi fanno vendere i biglietti, le difese vincere le partite. O i campionati. O quel che è. Ecco, io ho voglia di farmi un abbonamento esclusivamente per vedere difese come questa: dure, generose, intelligenti. Primo micro-obiettivo di serata raggiunto: non ci hanno staccati, anzi più otto per noi a fine primo quarto. Poi recupereranno, eh, che sono fortissimi. Però più otto per noi.

Speriamo di rimanere in partita il più a lungo possibile. E ci rimaniamo, eccome se ci rimaniamo. Iannuzzi sta tenendo un corso su come scrollarsi di dosso la timidezza e dominare. Washington è Washington. Ognuno mette il mattoncino. L’abbiamo preparata bene, la stiamo giocando meglio. All’intervallo avanti di 14. Sì, rimarremo in partita il più a lungo possibile. Poi, oh, loro sono i più forti della competizione, possono rientrare in qualsiasi momento, sono già contento di averli messi in difficoltà, sono già felice così, davvero, ma che cacchio dico, non ci credo nemmeno io, sul più 14 VOGLIO VINCERLA.

Speriamo di non partire male nel terzo quarto che sarebbe un peccato. Partiamo male, invece. Così male che siamo a più venti. Anche se i miei occhi e il mio cervello continuano a essere increduli, perché è troppo bello per essere vero, il cuore e il resto del corpo seguono un ritmo tutto loro: zompi, urla, tic nervosi, gambe che non stanno ferme, unghie mangiate. Ora provano a rientrare, un pochettino sembrano anche riuscirci, il tempo è una lumaca, ma, quando sembra che stiano per infilare il break giusto, arriviamo noi e riallunghiamo quel poco che serve per. Ci affacciamo all’ultimo quarto sempre avanti. Dodici, tredici, quattordici, non capisco. Guardo il tabellone e non riesco nemmeno a fare le sottrazioni per comprendere il distacco. Sono completamente impazzito.

L’ultimo quarto è indescrivibile. La voglia di vincere è più forte della paura di perdere. Sì, il Bayern sale a meno nove, facciamo qualche vaccatiella, ma poi capita sempre qualcosa di magnifico: Washington che sguscia, Patterson che viene dimenticato sotto canestro, Mazzola che ne mette due di granito come a Istanbul, Poeta che svolazza. Ci sono i problemi di falli, ma rimaniamo in piedi. Il momento in cui ho finalmente deciso che l’avremmo vinta arriva quando Banchi si rivolge verso la curva e inizia a sbracciare. In principio non capivo, poi sì: ci stava incitando, così, in giacca e cravatta, fomentatissimo, chiedeva l’aiuto del pubblico. Amavo già il coach di mio: in quel momento ho avuto pulsioni vicine all’erotismo. Vujacic, re dell’incitamento, sembra ghignarsela, ma forse era solo una mia impressione.

Solo quando Patterson ha messo la penultima tripla della sua serata, scatenando l’ennesimo ruggito leonino dei presenti, con le lacrime agli occhi e a una manciata di secondi dalla fine, ho avuto finalmente il coraggio di dirlo: abbiamo vinto. Abbiamo vinto. Tutto vero. Svegliarsi la mattina pensando di prenderne venti di distacco, andare a cena avendo scritto una piccola grande pagina di storia sportiva. Mi auguro e vi auguro che tutto il 2018 sia così.

photocredit planetbasket.it

 

'));