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Coach Arioli e le ultime considerazioni stagionali

10.05.2018 17:56

DA VARESE A VARESE : Si conclude con una grandinata di triple (ben 19) e con una vittoria il campionato dell’AUXILIUM. Il sorriso che finalmente compare sul volto dei tifosi, di GALBIATI-COMAZZI, dei dirigenti dopo 9 lunghi turni di sofferenza è un modo per ragionare con un po’ di serenità su quanto accaduto da VARESE (andata) a VARESE (ritorno). Tutto cambiato da allora, come se il fato (che però qui ha sembianze molto umane) si fosse divertito a manipolare uomini e situazioni per costruire un copione imprevedibile e sorprendente. In questo campionato di livello medio modesto vedere la FIAT fuori dai playoff va comunque accettato, pur con rammarico e incredulità. La COPPA ITALIA conquistata ha valore oggi e lo avrà nel tempo, per cui è giusto sottolineare l’importanza dell’impresa fiorentina, però attenzione a non farne un paravento sotto cui nascondere le (tante) occasioni perse in questa tribolata stagione.

 

SISTEMA O GESTIONE : Primo nodo da sciogliere è naturalmente quello del COACH. Perché se è vero che i nomi che circolano sono di tutto rispetto, le differenze nel modo di allenare e di gestire il gruppo sono notevoli, pensare a SCARIOLO E SACCHETTI per esempio. Crediamo e speriamo che dopo l’esperienza di quest’anno nessuno vorrà imporre giocatori sgraditi all’allenatore (anche se PATTERSON è stato una grande intuizione), ma qualche precisazione va fatta: TORINO deve dare un senso di continuità al suo cammino, partendo da valutazioni non solo tecniche. Un discorsetto del genere “WASHINGTON, POETA e MBAQWE sono l’anima della squadra, si parte da qu e sul resto si lavora insieme” è doveroso che la SOCIETA’ lo faccia, e che il COACH 2018/2019 lo accetti senza riserve.

 

PERCHE’ SI, PERCHE’ NO, PERCHE’ FORSE : diamo il nostro ininfluente parere su alcuni giocatori del ROSTER di quest’annata in prospettiva per la prossima.

MAZZOLA: Premesso che deve passare l’estate a fare ore e ore di tiro per diventare una vera e costante minaccia perimetrale, è da valutare attentamente se puntare forte su di lui (personalmente lo farei). In caso contrario si rischia di vederlo anonimo come sovente è capitato quest’anno.

PELLE: Back-up center comunitario in possibile evoluzione, con il suo rapporto qualità – prezzo è difficile trovare di meglio.

JONES : Perfetto da specialista, sia da sistema che da corri-e- tira, serio, allenabile. Serve altro?

VUJACIC: Siamo contenti che abbia lasciato contro Varese l’immagine del giocatore che doveva essere e che raramente è stato. Troppi dazi da pagare in difesa e nello spogliatoio, a fronte di troppe partite con percentuali mediocri. E non è certo un lowcost…

GARRET: Qui bisogna capire quale allenatore ci sarà. Il talento e la classe sono evidenti, ma non è un playmaker, non è un giocatore di sistema, trasmette pochino dal punto di vista emotivo. Arrivasse SACCHETTI al volo si, con altri coaches ni.

COLO: Inizio discreto, poi sempre più giù, alla fine giustamente a agitare gli asciugamani (no, neanche quello in verità). Chi si ricorderà di lui tra qualche anno? Pronto per una stagione di riscatto (non a TORINO, please!)

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