Pansa: "Abbiamo meritato il risultato, stiamo andando oltre i nostri limiti"

È un Lorenzo Pansa visibilmente soddisfatto, e non potrebbe essere diversamente, quello che interviene in conferenza dopo la bella vittoria della sua PMS che supera Cento per 71-65, portandosi in vantaggio nella serie di Semifinale Play-off: “Come tipo di partita, speravo fosse questa perché siamo riusciti a giocare ad un ritmo che ci piace e a controllare i rimbalzi, che sapevamo sarebbe stato un fattore da tenere in considerazione per giocare contro una squadra con questi colpi. Nel momento in cui siamo andati sotto fino a tre punti abbiamo provato ad eccedere in ritmo e le 20 palle perse è il dato che lo certifica. Ribadisco, speravo fosse una partita così, dobbiamo sicuramente riproporre questa attenzione al controllo dei rimbalzi offensivi e fare qualcosa meglio per togliere rifornimenti in area e per non andare fuori giri e tornare a commettere questo peccato delle palle perse perché poteva diventare un fattore determinante nella partita”. Una partita nella quale l’Allmag è stata praticamente sempre davanti, salvo patire, a tratti, l’esperienza del roster di Cento che ha saputo riportarsi a contatto. “Sicuramente è dovuto al fatto che noi siamo ampiamente oltre i nostri limiti. Quando dobbiamo fare uno sforzo così importante per combattere contro una squadra che fisicamente ci è così superiore è inevitabile avere dei passaggi a vuoto. Per esempio, un paio di canestri li abbiamo presi su situazioni molto facili ma nessuno ha chiesto di anticipare quei passaggi. Sono cose venute dalla foga, dall’ansia di chiudere una partita che penso abbiamo meritato di chiudere con questo risultato. Con Crema, secondo me è stato un filo diverso, più psicologico, derivante da Gara 2 dove la partita sembrava morta e sepolta poi loro ci sono passati davanti a 7 secondi dalla fine. Le motivazioni sono diverse rispetto alle due partite ma tutto nasce dal fatto che questi ragazzi stanno andando oltre i loro limiti, le loro capacità di base, che superano grazie alla loro determinazione e foga. Merletto? Non ha giocato la partita con cui ha chiuso la stagione con Piombino ma nel momento decisivo i compagni si sono aggrappati a lui che negli ultimi due minuti di partita è stato un orologio svizzero”.

E se Merletto negli ultimi minuti ha contribuito a chiudere definitivamente i giochi, chi si è meso in mostra, tanto da far immaginare un brillante futuro per il giovane classe 1999, è anche Treier: “In prospettiva – commenta Pansa - secondo me ce ne sono anche tanti altri, magari non direttamente tra i primi 10 della squadra ma appena dietro. Prima della partita l’allenatore avversario mi ha detto una cosa di cui vado fiero: diceva che il salto di qualità l’abbiamo fatto quando i nostri 4 under sono cresciuti esponenzialmente. Kaspar sicuramente. È un ragazzo che ha bisogno di lavorare perché può ancora avere degli sviluppi, di ruolo e di abilità individuali, che forse nemmeno immaginiamo. Detto ciò, io non mi stupisco: lui in allenamento è un giocatore vero, poi ci sono partite con più minutaggio e partite con meno minutaggio ma al di là di questo è un ragazzo su cui facciamo grande affidamento e in prospettiva potrebbe ancora stupirci un pochino a livello individuale mentre a livello di squadra è già un giocatore fatto e finito”. Un giocatore, così come altri, su cui la squadra fa affidamento e a cui anche i compagni più esperti si appoggiano: “Onestamente io non so nemmeno chi è under e chi senior. O meglio, lo so ma faccio finta di non saperlo. Questa è una squadra che ha fiducia nei compagni e se vogliamo dare un’etichetta di età questa fiducia i giovani se la sono guadagnata tutta. Anche i giocatori più esperti li cercano nei momenti decisivi della partita e penso di non esagerare nel dire che il match oggi si è chiuso su un canestro da 3 di Treier. La fiducia e ancora di più la consapevolezza dei propri limiti sono le due cose che stanno facendo la differenza in questa stagione”.