Serie A

EuroCup - La Fiat rimonta da -19 con Malaga, Fernandez la chiude in penetrazione

Partita pessima dei torinesi per 25', prima di rialzarsi e costruire la rimonta. Wilson illude il PalaVela, Fernandez lo gela.

31.10.2018 22:49

Articolo di Domenico Marchese e Fabio Milano

Tre quarti da lasciare senza parole, un'ultima decina che ha ravvivato il PalaVela e la Fiat Torino, ma non abbastanza da permettere di superare l'Unicaja Malaga. Si è conclusa 104-105 la quinta partita in EuroCup dei gialloblù, ancora una volta con Galbiati e Comazzi in panchina ma con Larry Brown atteso entro venerdì in Italia: definire Torino una squadra dai due volti pare riduttivo, vista la camaleontica differenza tra la squadra molle, svogliata, irritante vista nei primi 25' e la squadra attenta in difesa, coriacea, reattiva e pronta a riaprire la sfida dopo essere stata -19. Alcuni difetti sono strutturali: Taylor in regia è stato un danno continuo, tra palle perse ed errori al tiro, manovra statica e difesa irritante. Già, proprio la difesa è stata la cartina al tornasole della prova dei gialloblu: quando le mani si sono alzate per contestare i tiri degli spagnoli, per sporcare le traiettorie di  passaggio, per anticipare gli avversari, l'Unicaja ha faticato. Quando la difesa ha creato ritmo, Wilson, Cotton e Carr hanno sfruttato l'ondata, con l'ala ambita da Portland che ha giocato con problemi di falli ma ha avuto la possibilità di lasciare il segno sulla partita, segnando il canestro del vantaggio sul 104-103 con 13" da giocare, galleggiando in aria e facendo concludere la traiettoria morbidamente nel canestro. Ottimo Poeta, canestri e assist, difesa e palle recuperate per sostituire l'inguardabile Taylor, rallentato dal problema alla caviglia che, però, non basta a giustificare la sua prova e i 20' finali in panchina. La partita, però, l'ha vinta Fernandez, che ha segnato l'ennesimo canestro in penetrazione con 4" da giocare, il primo almeno contestato dalla difesa. 
L'INIZIO DA INCUBO - Esistono fuochi d'artificio silenziosi. Lo sa bene Kyle Wiltjer, l'ex Olympiacos che ha deliziato il pubblico del PalaVela fin dal primo periodo, segnando in modo semplice, lineare, quasi scolastico ma dannatamente efficace contro la Fiat Torino. Una prestazione totale quella del prodotto di Kentucky e Gonzaga, con canestri in allontanamento e triple, secondi tempi e posizioni in post basso. E anche tanta difesa, il tutto senza mai urlare ma sfruttando centimetro per centimetro il talento che madre natura gli ha donato. L'impatto è stato pesante da sopportare per la Fiat, che ha annaspato per lunghi tratti di primo quarto, aggrappandosi alle iniziative individuali e traendo grande beneficio dallo spostamento di Taylor in guardia, con Poeta playmaker di rottura. Una partita che ha visto piombare a -19 i gialloblù, travolti da Malaga ma anche dalla loro svogliatezza e indolenza, specialmente nei primi due quarti. 
Quella vista al PalaVela, insomma, non è stata "The right way", specialmente in difesa: Larry Brown, atteso massimo per venerdì a Torino, dovrà lavorare molto per ricevere una risposta dalla squadra. ogni palleggio è stata la creazione di una superiorità numerica, le penetrazioni hanno bucato la difesa torinese con regolarità, creando facili appoggi, assist a pioggia. I tiratori spagnoli si sono liberati dopo il primo blocco a loro favore, tirando con troppa libertà e con il lusso di un paio di metri di spazio e riuscendo ad arrivare . 
Finisce dunque, o almeno si complica a livelli difficili da superare, l'avventura in Eurocup della Fiat Torino: il rammarico per questa partita è grande, anche se senza la flessione di Malaga difficilmente si sarebbe potuto assistere a un finale felice, anche se una vittoria avrebbe dato morale ma avrebbe rimandato tutte alle prossime sfide con Francoforte, Mornar Bar e Vilnius. 
CRONACA - Primo quarto inizialmente in equilibrio (10-10 al 4') con l'americano Wiltjer sugli scudi con un ottimo 3 su 4 da 3 punti e già a quota 11 punti dopo soli 6' di gara. Poco alla volta però, gli iberici provano a scappare via, soprattutto grazie ad una precisione chirurgica dalla lunga distanza che fa molto male a Torino (18-26 al 8' con 6/9 dalla distanza). Alla prima sirena si va a riposo con l'Unicaja avanti di 9 punti (24-33) con il gialloblù Rudd autore di 7 punti, in ripresa rispetto alle ultime uscite.

La seconda frazione segue la stessa trama della precedente, con Malaga che continua a far male alla Fiat dalla distanza con medie stratosferiche, trovando il massimo vantaggio al 18' (40-59) palesando tutti i limiti difensivi dei gialloblù, che non trovano continuità in attacco contro la strenua difesa spagnola. All'intervallo lungo, il tabellone del PalaVela recita 48-62 con Carr miglior realizzatore della Fiat con 13 punti ed autore un “buzz-beater” da oltre 8 metri con cui si va al riposo.

Il copione, nel terzo quarto non cambia: ogni volta che Torino prova a riavvicinarsi, colpo su colpo, Malaga la ricaccia indietro con prepotenza (64-79 al 28'). Oltremodo opaca, specie in fase di costruzione, la gara di Taylor, per lunghi tratti tenuto in panchina da coach Galbiati. Torino arriva fino a -8 (71-79) ma due triple consecutive degli spagnoli fanno tornare la Fiat indietro nel punteggio, ed all'ultimo intervallo Malaga è avanti di 13 punti (75-88), svantaggio mitigato ancora una volta da un canestro sulla sirena di Carr.

Wiltjer e Shermadini aprono l'ultimo periodo con due 'sottomano', ma arriva ancora dalle mani di Poeta, con un canestro in penetrazione e un assist dietro la schiena per la schiacciata di Rudd, lo sprint per la Fiat: la tripla di Rudd dall'angolo vale l'84-92 con 6'34" da giocare. Il Vela è letteralmente impazzito sul gioco da tre punti di Cotton per il -5 e per i cinque successivi punti di un enorme Poeta, per il 92-94 con 4'36" da giocare: il sorpasso firmato da Rudd con una tripla da distanza siderale permette a Torino di mettere per la prima volta il naso avanti. La partita ormai riaperta regala belle giocate: Diez segna il 98-101 con 2' da giocare, Wilson riavvicina Torino sul -1 e l'infrazione di passi di Shermadini regala un nuovo possesso alla Fiat con 1'21". Nell'ultimo minuto Malaga ha trovato, con 41" da giocare, il +3 con una penetrazione di Fernandez troppo facile per essere intonata in un finale punto a punto: ben diversa la schiacciata di Wilson con fallo aggiuntivo (25" sul cronometro), con Torino che dopo aver sbagliato il tiro libero riesce a controllare il possesso con 24" da giocare e il punteggio di 102-103. Ancora una volta Wilson, con 13" da giocare, trova la penetrazione laterale e il tiro da fuori dopo aver fatto saltare il difensore, vantaggio Fiat con una manciata di secondi da giocare. Il canestro di Fernandez in penetrazione chiude la partita sul 104-105.

FIAT TORINO-UNICAJA MALAGA 104-105
(24-33, 48-62, 75-88)
TORINO: Wilson 22, Rudd 19, Anumba, Carr 18, Guaiana ne, Poeta 8, Cusin 6, McAdoo 12, Taylor 5, Cotton 14. All.: Galbiati. Ass. Comazzi.
MALAGA: Okouo ne, Fernandez 19, Salin 11, Diez 14, Milosavijevic 3, Shermadini 14, Waczynski 9, Roberts 12, Lessort 6, Wiltjer 17, Suarez. All. Palomo. 
 

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