Serie A

EUROCUP - Troppo brutta per essere vera: Fiat ko 65-87 con Zagabria

Prestazione decisamente sottotono per i gialloblù, travolti dai croati: si salvano Poeta e Washington.

15.11.2017 22:19

Una bruttissima Fiat delude all’esame Cedevita, travolgente e in “missione” sul parquet del PalaRuffini come dimostra il finale di 65-87. Perdere con una squadra solida, talentuosa e attrezzata come quella allenata dall’ex Virtus, Jure Zdovc, fa parte del flusso cestistico quotidiano per una società in crescita come Torino, al cospetto di una realtà ricca di tradizione come quella croata battuta per altro con grande merito all’andata. Quello che è difficile da accettare è la mancanza totale di mordente, se si escludono capitan Poeta e Washington. Una partita deprimente, in cui Torino ha inseguito fin dal primo quarto, chiuso con un eloquente 12-30 che ha indirizzato la partita. In realtà il parziale del primo periodo è stata l’unica ‘decina’ in cui i croati hanno deliziato i connazionali Mandzukic e Pjaca, presenti in tribuna per sostenere il team croato e deliziati dallo spumeggiante basket ordito dalle sapienti mani di Zdovc in panchina e di Cherry e Ukic in campo, con Murphy assoluto protagonista. Ne è seguito un elastico che ha sfiancato minuto dopo minuto la Fiat, troppo brutta per essere vera: il Cedevita, ‘scarificato’ dalla sconfitta interna, è piombato a Torino con il sangue agli occhi, desideroso di restituire la ‘paga’ agli avversari: un sottile gioco psicologico in cui a ogni break gialloblù per provare a rendere meno pesante la sconfitta, i croati hanno reagito con crudeltà, vanificando gli sforzi degli avversari con la precisione dall’arco, con la durezza difensiva, i rimbalzi, il recupero di palle sporche. Una sconfitta su tutta la linea, uno strazio per il buon pubblico per numero, ma non eccezionale come ci ha abituato, del PalaRuffini e per i dirigenti gialloblù presenti in tribuna, apparsi smarriti nell’assistere alla prestazione di una squadra lontana parente di quella pensata, costruita e ideata in estate con grande perizia. Lascia senza parole il ‘trash talking’ di Vujacic, splendido e coinvolgente quando l’incertezza anima le partite, goffo e fuori luogo quando il punteggio per la Fiat ricorda le temperature siberiane più che un risultato cestistico. Da censurare totalmente l’uscita di scena dell’ex Lakers con ancora 8’ da giocare nel quarto periodo: buttare a terra un’intera fila di led, senza pensare minimamente a rimediare all’accaduto restando invece ad osservare i dirigenti gialloblù mentre li rialzano, squalifica un divo di Hollywood a capricciosa ‘starlette’ di avanspettacolo. Da censurare anche la prova di tutti gli altri gialloblù, ad esclusione dei già citati Poeta e Washington: impalpabile Patterson, scontratosi di fronte allo scouting che ormai tutti applicano per annullare il suo enorme potenziale, al pari di Garrett, Mazzola, Mbakwe, Jones. L'importante è azzerare, già da domani, pensando all'importante sfida di domenica, in prime-time, contro la Red October Cantù: se l'atteggiamento di stasera è stato pessimo, già domenica i gialloblù hanno una ghiotta occasione per rialzare la testa. 

LA CRONACA - L’inizio di partita è un mezzo incubo per la Fiat, che dopo aver sbloccato lo zero sul tabellone con una schiacciata di Mbakwe, subisce la pressione e la determinazione di Kruslin, che con 7 punti propizia il 4-11 iniziale. Vujacic dà una scossa alla squadra segnando la tripla del 7-11, Garrett riavvicina a -1 la Fiat che, in un attimo, alza il piede dall’acceleratore e si ritrova sul 10-19 del 7’. 
Un fallo in attacco fischiato al Cedevita manda su tutte le furie Zdovc, che si vede fischiare tecnico non convertito da Vujacic: cinque punti di Murphy fanno volare sull’11-26 il Cedevita, costringendo Banchi al timeout. Stipanovic e Iannuzzi segnano al rientro dal timeout, ma la difesa torinese è docile e malleabile sotto i colpi dell’attacco neroarancio: il primo periodo si chiude 12-30, un -18 che pesa sul prosieguo della partita. 

La seconda frazione si apre con una scossa per Torino, che con un paio di azioni ricche di energia fa vedere di essere ancora in partita: la volontà, però, non coincide con i risultati e nonostante le buone iniziative Zagabria gli errori dal campo e dalla lunetta pesano sul risultato. Tutto il lavoro svolto da Torino produce 3 punti, un terzo di quelli che Krulin, Johnson e Murphy mettono a segno in tre tiri firmando il 14-39 del 15’: il canestro a rimbalzo offensivo di Cherry vale il 16-41, -25 pesante e difficile da digerire per Torino. Cinque punti della Fiat, l’ultimo dei quali una tripla di Patterson, riportano a -20 i gialloblù, dopo il timeout di Zdovc sono Nichols e Cherry a restituire il 5-0 si torinesi. Poeta si carica sulle spalle la squadra segnando quattro punti consecutivi, Zdovc da uomo di basket navigato chiama ancora una volta timeout, cercando di arginare il momento positivo della Fiat. 
Poeta è l’unico a tenere botta agli avversari, hombre del partido gialloblù che spinge Torino fino al 29-50 con una manciata di secondi da giocare: Cherry da tre punti manda le due squadre al riposo lungo sul 31-53

Nel terzo periodo prosegue la ‘lezione’ di basket del Cedevita, una squadra in missione sul parquet del PalaRuffini. Ogni volta che Torino alza la testa la risposta del Cedevita è terribile, implacabile, disarmante per semplicità di esecuzione e efficacia. La Fiat piomba a -28 sul 37-65 del 25’. Il resto della partita è inutile commentarlo: alla fine del terzo periodo il 45-73 inviterebbe chiunque ad uscire dal PalaRuffini, pensando già alla successiva giornata di lavoro. Il pubblico torinese rimane, imperterrito, fino alla fine della partita. Già questo meriterebbe un atteggiamento completamente diverso. 


FIAT TORINO-CEDEVITA ZAGABRIA 65-87
(12-30, 31-53, 45-73)
TORINO: Garrett 6, Parente ne, Vujacic 4, Poeta 14, Stephens ne, Patterson 14, Washington 10, Okeke, Jones 5, Mazzola 2, Mbakwe 4, Iannuzzi 6. All. Banchi. Ass. Comazzi, Galbiati.
ZAGABRIA: Ukic 5, Kruslin 12, Johnson 5, Katic, Nichols 4, Slavica 2, Zganec, Musa 3, Cherry 13, Ramljak 6, Stipanovic 13, Murphy 24. All. Zdovc. 
ARBITRI: Perez Peres (SPA), Kartal (TUR), Geller (BEL)
NOTE: Torino (23/39 da 2, 2/16 da 3, 13/18 tl, 19 rimb 4 off, 8 pr, 14 pp, 7 ass, 55 val). Zagabria (21/32 da 2, 12/21 da 3, 9/13 tl, 25 rimb 4 off, 9 pr, 17 pp, 20 ass).

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