Serie A

Coach Arioli la spiega così...

Entusiasmo, condizione e uno sguardo fino al tricolore

08.01.2018 11:53

FATICA O CONDIZIONE?  Le ultime prestazioni della FIAT si prestano ad alcune considerazioni. Sembra proprio che l’entusiasmo e i risultati abbiano spostato il significato del doppio impegno Coppa/Campionato in un circuito virtuoso, dove invece che accumulare fatica la squadra acquista e mantiene una buona condizione. In effetti è sempre complicato mantenere in forma tutti i giocatori quando le squadre sono “profonde”, lo si vede non solo nel basket. TORINO sembra costruita su misura per correre su questo binario abbastanza stretto, senza le aberrazioni di un’ARMANI (che ha un roster TROPPO profondo per essere mantenuto in condizione) o i limiti di altre squadre (pensiamo a VARESE la scorsa stagione, con un organico molto limitato finchè è stata in gioco in Coppa perdeva regolarmente in Campionato). Contro BRESCIA rotazioni a 9 giocatori (e con MBAKWE fuori) e condizione tecnico/fisica al top. Tutto questo grazie a un momento mentale eccellente che sta permettendo tutto questo. Meriti di tanti, sicuramente, ma come non riconoscere una conduzione perfetta di Coach BANCHI e una costruzione appropriata, al netto delle facili ironie che hanno accompagnato i passi della dirigenza a inizio anno?. I fatti impongono scuse a tanti!

CONDIZIONE FISICA  Tra poco si potrà cominciare a fare qualche paragone tecnico tra la FIAT di BANCHI con la FIAT targata VITUCCI della scorsa stagione. Una grande differenza la si può già evidenziare, e riguarda la condizione fisica della squadra. E’ sempre delicato capire dove, in questo campo,  iniziano le responsabilità e dove invece la “sfiga” la fa da padrona, ma anche qui, guardando i fatti, la squadra appare fresca, reattiva, fisicamente pronta in tutte quelle componenti in cui il basket è “atletica giocata”: difesa, rimbalzi, contropiede. Anche gli infortuni sono ridotti e gli acciacchi di minore entità. Preparatori e staff sanitario sono ad oggi uno dei fattori determinanti della FIAT di BANCHI. E se pure di un po’ di fortuna si tratta, ben venga!

SCUDETTO, LA PAROLA PROIBITA La FIAT non vincerà lo scudetto. Questo per evitare troppi “toccamenti” in parti proibite… Però, provando a giocare un po’, vediamo cosa può mancare a TORINO oggi per pensare di giocarsela per il tricolore.

Fisicamente la squadra sembra attrezzata, non va mai sotto a rimbalzo e rende la sua area difficile da attaccare, anche se il recupero di MBAKWE è fondamentale contro le squadre di vertice (non tutte sono di taglia ridotta come la BRESCIA che fa giocare SACCHETTI da 4 o per qualche minuto addirittura da 5…).

Offensivamente forse manca il “go-to-guy” in momenti di difficoltà, per caratteristiche lo potrebbe diventare PATTERSON, che nonostante le ultime ottime prestazioni non sembra ancora mentalmente entrato in questo ruolo. Per il resto TORINO non mostra punti deboli, ha pericolosità interna, buoni giocatori 1c1, pericolosità perimetrale (57% da tre punti contro BRESCIA non sono un caso) anche se ultimamente VUJACIC ha una certa difficoltà a ricevere con vantaggio in uscita dai blocchi.

Difensivamente è risultato evidente  qualche limite strutturale contro guardie esplosive, mascherata da meccanismi di cambi sia in uscita dai blocchi che in situazioni di pick’n’roll. Questa soluzione però funziona poco quando in campo ci sono POETA e JONES che per motivi fisici non possono reggere alcuni accoppiamenti. In questo caso Coach BANCHI dovrà studiare qualche accorgimento tattico diverso, non impossibile da trovare. In conclusione: se il top da raggiungere è l’ARMANI JEANS la differenza è ancora tanta, ma con tutte le altre TORINO oggi se la gioca non solo alla pari, ma con qualche certezza in più e alcuni margini di miglioramento che altre squadre non hanno. E sognare non costa nulla!

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