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Correva l'anno 2007...

24.09.2015 12:00

... il profumo dei Giochi Olimpici si percepiva ancora per le strade di Torino, nonostante l'operazione di "pulizia temporanea" della nostra città fosse ormai in fase di conclusione, il calcio la faceva chiaramente da padrone, in una mini-metropoli in cui Toro e Juve animavano con sorti decisamente alterne la vita sportiva dei cittadini, e il basket provava a uscire dalla sua nicchia. Tre squadre in serie C Nazionale, Auxilium, Cus Torino e Moncalieri, si giocavano il passaggio di categoria in una stagione, quella 2007/2008, che agli occhi dei presenti sembrava poter essere davvero quella della svolta. I giornalisti locali, sopraffatti dalle linee editoriali ("Come? Serie C di basket? Siamo mica una fanzine!") cercavano in tutti i modi di dare la visibilità ad un movimento che era lontano parente di quello attuale. Ci conoscevamo tutti, le sorprese non facevano certamente parte del quotidiano e le lotte tra orticelli (definizione che ho sempre odiato) erano all'ordine del giorno. Ciò nonostante alcuni malati di palla a spicchi, amanti dello sport più bello del mondo e non della categoria, a costo di dover assistere a partite in cui gli spauracchi erano, a turno, Baronchelli, Bini (Lorenzo o Bruno?), Realini e Cavazzon, accorrevano settimanalmente ai match all'Einaudi, al PalaTaroni (oggi PalaCollegno) o al PalaPanetti. Me li ricordo tutti, non vi preoccupate, non provate a millantare la presenza con affermazioni tipo "Ogni tanto venivo a vederle", perchè con me (e con altri miei amici) non attacca! Dicevamo, alcuni pazzi bramavano informazioni, notizie, foto, aggiornamenti in un periodo in cui internet era agli albori (almeno in Italia, terzo mondo informatico) e i giornali dedicavano poco spazio a categorie inferiori di sport inferiori di lettori inferiori. Le email però funzionavano e i pdf erano già di dominio pubblico: perchè non produrre una rivista settimanale, anzi a cadenza "ad minchiam" citando il "professor Scoglio", in cui raccogliere il lavoro dei tre uffici stampa principali del basket torinese? Salvatore Morena, Beppe Naimo e il sottoscritto, articoli e interviste, foto e tabellini, senior e giovanili. Settimana dopo settimana. Le mail continuavano ad arrivare con richiesta di essere inseriti nel flusso di distribuzione, i commenti erano positivi: quando sei a digiuno da anni, anche un cracker può sembrare una pizza napoletana. Quel che non mancava era la passione, la voglia di urlare al mondo del basket "CI SIAMO!!". Nonostante nessuno ci credesse, a partire dai nostri concittadini. Poi, all'improvviso, al termine della stagione (vinse Moncalieri di Arioli in finale con il Cus di Fiorito, dopo aver battuto in semifinale l'Auxilium di Spanu), la produzione cessò. Del "Basket su Torino" non si seppe più nulla. Forse perchè la sua missione era stata compiuta. Oggi, per iniziativa del sottoscritto, il Basket su Torino rinasce, in via totalmente personale ma aperta alla collaborazione di chiunque si senta desideroso di dare il proprio contributo. Perchè se una volta si doveva costruire il futuro, oggi bisogna ricordare il passato e, finalmente, raccontare lo splendido presente. In cui Torino è, con Venezia, l'unica città italiana ad avere una squadra in serie A maschile e una in serie A femminile. A Venezia la società è una sola, ma questo è un altro discorso, l'ho detto prima che la lamentela "tutti a difendere il proprio orticello" mi irrita il sistema nervoso. E visto che lo sport per eccellenza a Torino, insieme a calcio e finalmente basket, è salire sul carro dei vincitori, io ne avevo uno in garage ormai considerato d'epoca. Una mano di vernice, un clacson nuovo e via! Il basket su Torino è tornato! Domenico Marchese

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