Rubriche

AMARCORD - La Grimaldi manda al tappeto Varese in volata

Torino, neopromossa, supera a domicilio la Varese di Morse e Meneghin: era il 1979 e sulla panchina Auxilium sedeva Sandro Gamba

05.05.2017 10:16

Domenica 4 novembre 1979: la Grimaldi di Sandro Gamba, neo promossa in serie A, vince a Varese. Contro la squadra di Morse e Meneghin. Con Brumatti e Sacchetti sugli scudi, facendo capire di essere in grado – per dirla con le parole di Menichelli che troverete qui sotto dalle colonne de La Stampa – di dare fastidio anche alle grandi. Un successo arrivato nel finale, di un solo punto, rischiando anche di buttare al vento la posta in palio. Vale la pena ripercorrere il tutto…

-

Stavolta la Grimaldi non ha fatto regali. Ci è andata vicino, ha consentito a un'Emerson piena di lacune di condurre a lungo la partita, ha vissuto nuovamente nell'ultimo minuto l'incubo dello sconcertante finale che l'aveva condannata, un anno fa, sullo stesso campo, a una sconfitta immeritata. Alla sirena del 40' minuto, però, il tabellone ha segnato «Emerson 76 - Grimaldi 77» e Pino Brumatti gli ha gettato un'occhiata incredulo e rassicurante prima di correre ad abbracciare Sandro Gamba. Non è stata una partita di smagliante bellezza. L'Emerson ha confermato i suoi temuti limiti: soltanto Meneghin (molto agevolato, come Morse, dagli arbitri) ha fornito una prova regolare, costantemente buona. Bruce Seals ha tirato bene nel primo tempo, ma ha difeso male, ha giocato slegato dalla squadra, è annegato nel finale in una serie di errori che gli hanno appiattito la percentuale di realizzazione. Degli altri, dei più giovani, apprezzabile la tempra di Salvaneschi in regia, spettacolari certi slanci in contropiede di Gualco. Per il resto, grigiore e fragilità, con rari lampi di classe nell'estenuato Colombo, vittima (più o meno come Grocho) di strani malanni. In più, l'Emerson avrebbe Morse: ma stavolta «Bobby-canestro» era come se non ci fosse, o quasi. Molte ‘padelle’ e pochi tiri centrati, qualche rimbalzo e molta difesa. Ma i primi due punti dopo il 10', 9 su 20 nel totale sul tiro, un solo sprazzo degno di lui, con tre centri di fila tra il 9' (53 a 57) e il 13'(59 a 67), che hanno ritardato la fine dell'Emerson. L'orgoglio di Varese, il gran tifo dei cinquemila, gualche fischio velenoso degli arbitri e l'inappuntabile conduzione di Dodo Rusconi non hanno potuto dunque bastare. La Grimaldi - ora se ne sono accorti tutti - è squadra che ha i mezzi per punire anche le «grandi», se non viene fronteggiata al meglio. Se domenica scorsa l'eroe era stato Pino Brumatti. stavolta finalmente è esploso Meo Sacchetti, sempre inarrestabile per la difesa varesina, una zona due-tre che si allargava a frenare «Grocho» (stoicamente impegnato, ma spento) e appunto Brumatti (gagliardo, ma un po' confusionario), scoprendosi con una coperta corta agli assalti del «panzer» Sacchetti. Il resto l'hanno fatto Benatti, uscito benissimo alla distanza, quando Gamba - dopo il 15' sul 61-67 - ha ordinato alla squadra di controllare la palla, per addormentare il gioco e impedire i classici «blitz» vincenti dell'Emerson: Fioretti, che ha fatto un gran lavoro nella difesa a zona per tutta la parte centrale della partita, sostituendo decorosamente un Taylor tartassato dagli arbitri; e anche Rizzi, che ha recitato il suo ruolo di «ex» combattendo a grinta spianata. Proprio Rizzi, tuttavia, ha rischiato di buttare al mare la vittoria a tre secondi dalla fine. L'Emerson si era portata a solo un punto a 19'43", con un canestro e un tiro libero di Morse. Sul pressing, lo stesso Morse commetteva fallo su Brumatti. L'orologio segnava 19'57" e Gamba rinunciava ai tiri liberi. Rimessa da centrocampo: Rizzi, per smarcarsi, spingeva un avversario. E' una cosa che fanno tutti, ma stavolta gli arbitri, inflessibili, sanzionavano fallo. Palla all'Emerson, passaggio a Seals, tiro, sbagliato, poi il pugno di Taylor spediva lontano il rimbalzo, mentre suonava la sirena. Giusto così. La Grimaldi si era costruita la sua vittoria limitando nel primo tempo con una bella difesa e una apprezzabile precisione di tiro (18 su 33) i danni di un certo impaccio nell'attacco alla zona, e di tutta una sciagurata serie di palloni perduti (14). Usciti verso la metà del tempo Taylor e Sacchetti (il migliore) per il terzo fallo, l'Emerson, pur con un pessimo Morse, allungava dal 19-22 (al 10') a 38-30 (al 17'), approfittando di una fase sciagurata per Brumatti. Chiuso il tempo sotto di cinque lunghezze (43 a 38), i torinesi riagguantavano in soli quattro minuti il pareggio sul 49, passavano decisamente avanti dopo l’8', toccavano gli otto punti di scarto favorevole Molto lucidi erano anche Benatti e Brumatti contro il pressing disposto da Rusconi. Il vecchio Pino si ricordava persino di sfruttare, sia pure un po' frettolosamente, gli ultimi quattro falli disponibili prima di arrivare a dieci. Il vantaggio decresceva negli ultimi due minuti, la Grimaldi riviveva il suo incubo, ma alla fine, questa volta, si risvegliava al 40' in una esplosione di legittima gioia.

EMERSON: Gualco 14, Salvaneschi 2, Morse 19, Meneghin 13, Seals 22, Colombo 2, Carraria, Mottini 4, Caneva, Bergonzoni.

GRIMALDI: Brumatti 16, Taylor 8, Benatti 4, Sacchetti 26, Grochowalsky 16, Rizzi 5, Fioretti 2, Fabbricatore, Maghet, Arucci. 

'));