Serie A

Ritorno a Capo

13.10.2016 12:44

A volte ricordare fa bene, altre meno. In questo caso, scegliete voi. La data, intanto: 14 marzo 2016. Il posto: Capo d’Orlando. La partita: Betaland-Manital. Il risultato: 86-73, persin generoso nei confronti dei gialloblu. Sprofondati, dopo quel ko, a meno sei dagli stessi siciliani (questi ultimi con anche il vantaggio degli scontri diretti, avendo già vinto al Ruffini all’andata), da Caserta, Varese, Pesaro e Bologna. Con sette giornate ancora da giocare e la retrocessione in serie A2 che pareva inevitabile. Invece, come avrebbe poi raccontato coach Vitucci, “guardando come era andato il campionato fino a quel punto, rimanevo convinto che avremmo ancora potuto farcela. Sarebbe servito vincere però almeno cinque delle ultime sette partite in programma”. Impresa ai limiti della follia, per come si erano messe le cose: squadra slegata, Kloof e Goulding appena arrivati o quasi, nervi a fior di pelle da parte di tutti e la sensazione che l’ineluttabile fosse dietro l’angolo. Invece, allenatore e società sono poi riusciti nell’impresa: tre successi di fila per cominciare (Trento, Pistoia in trasferta e Avellino), un ko a Sassari (dopo essersela giocata fino alla fine), un’altra vittoria casalinga contro Brindisi, il ko di Bologna (senza praticamente lottare) e, infine, l’apoteosi del Ruffini contro Pesaro. Il resto è storia di questi giorni: tornare però indietro con la memoria può essere salutare. Per ricordare il rischio che si è corso. E per godersi ancor più il presente. - Betaland Capo d’Orlando: Galipò G, Stojanovic 5, Basile, Ilievski 5, Laquintana 11, Nicevic 10, Boatright 6, Jasaitis 21, Munastra 2, Bowers 9, Oriakhi 11, Nankivil 6. All: Di Carlo. Manital Torino: Dyson 21, White 10, Giachetti 7, Mancinelli 14, Rosselli 5, Fantoni ne, Kloof 2, Buttiglieri ne, Eyenga 7, Goulding 3, Miller, Ebi 4. All: Vitucci. -  

Domenico Latagliata

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